Contemply Srl nasce dalla volontà di un gruppo di art advisor italiani di diffondere e valorizzare l’arte come "bene rifugio" in un momento di grande confusione dei mercati economici e finanziari. Il mercato dell’arte contemporanea è per quasi il 97% in mano ai mercati internazionali (USA, Inghilterra, Cina), mentre all’Italia, patria dell’arte mondiale, resta un misero 3%. Questa percentuale così bassa deriva dalla mancanza di comunicazione e sviluppo marketing dei nostri artisti e delle loro opere sui mercati internazionali.
Da questo vuoto di mercato parte il progetto Contemply.
Contemply assicura il successo di un artista contemporaneo con: marketing e comunicazione, mostre nazionali ed internazionali, esposizioni all’interno di istituzioni museali, progetti site-specific in luoghi di interesse pubblico, collaborazione attiva con critici d’arte, battute d’asta e vendita sul mercato. Oggi Contemply vanta grandi collaborazioni con Silverstein Properties di New York, grande gruppo immobiliare (oltre 50 Miliardi di $ di fatturato), proprietari del Word Trade Center, con la Galleria Agorà New York, Nancy’s Gallery Shangai - Soho Gallery New York – Indra Public Relation, LLC New York.
UnipolSai Assicurazioni
Grazie alla proficua collaborazione con UnipolSai Assicurazioni ogni collezionista è assicurato per l’intero importo dell’opera unica acquistata, sia sul furto che sull’incendio. Questa grande attestazione di merito da parte di UnipolSai Assicurazioni ci ha permesso di rendere l’acquisto di un’opera d’arte.
Il mercato delle belle arti dimostra una maturità che gli consente di affermarsi come un vero e proprio investimento alternativo. In venti anni, il fatturato mondiale del mercato dell’arte ha conosciuto una crescita del 456% passando da 34 a 59 paesi attori del mercato dell’arte. Dal 2000 al 2014 sono stati costruiti più musei che nei due secoli precedenti, musei che, nota il rapporto, hanno sempre più una vocazione imprenditoriale. Negli ultimi cinquant’anni l’investimento in arte ha dato rendimenti medi annui del 10,5% (cfr. Art Capital Partners - Private Banking and Asset Management Forum,Milano) e gruppi come Microsoft, Deutsche-Bank o J.P. Morgan sono tra i più grandi investitori in opere d’arte contemporanea al mondo. Banca Intesa, ad esempio, detiene una delle più grandi colle- zioni d’arte privata. L’88% delle banche considera oggi l’arte un focus strategico che comincia a incidere in maniera sempre più sostanziosa sulla gestione del patrimonio dei propri clienti. L’arte come parte integrante della gestione patrimoniale: l’arte è un trend ormai consolidato: 9 gestori patrimoniali su 10 infatti affermano che i beni artistici e gli oggetti da collezione debbano essere inclusi nell’offerta di servizi proposti. Il valore investito in arte e oggetti da collezione da parte dei clienti che nel 2016 ammontava a 1.600 miliardi di dollari, ammonterà a 2.700 miliardi entro il 2026. Si tratta di una cifra davvero consistente che conferma l’urgenza di sviluppare servizi ad hoc per rispondere alle esigenze di una clientela in espansione.
Importante: